mercoledì 9 gennaio 2008

Milano da bere

L'aperitivo a Milano è diventato un rito sociale. C'è chi lo pratica perché è «in» e chi invece ne approfitta per scroccare la cena , a spizzichi e bocconi, al costo di una birra.C'era una volta il bar sport. E c'erano le vecchie trattorie, le bocciofile e anche i «trani» dove si mangiava e beveva con poche lire. I bar di Milano: riconoscibilissimi perché divulgatori del culto tutto meneghino dell'aperitivo, altrimenti conosciuto come happy hour, tanto celebre da diventare lo slogan della Milano da Bere.IL Bar Magenta è must dell'ora dell'aperitivo, è il simbolo indiscusso della «Milano da Bere», per milanesi mondani, o presunti tale, di tutte le età. L'ambiente, liberty, ha resistito per oltre un secolo a mode e tendenze: sono rimasti intatti il nome, il bancone circolare ed i soffitti in legno. L'Atomic Bar ha aperto l'era dei locali stravaganti, l'arredamento è fatto di pezzi originali anni Cinquanta e Sessanta, provenienti da un famoso hotel di Saint Moritz. Da anni all'avanguardia, rimane un ambiente informale dove si incontrano artisti e designers. Musica di tendenza e musicisti habitué, come i Cult, Nick Cave, The Hole e Barry White che ha confessato «Non ho mai visto niente di simile».

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