mercoledì 9 gennaio 2008

Gli antenati dell'happy hour

Il Bitter del Camparino si vantava di essere diverso dagli altri, tre i segreti della mescita: il bicchiere lungo e sottile evitava la dispersione dell'aroma, fresco al punto giusto (quando il ghiaccio era ancora portato a spalla ai vari caffè), e spruzzato di acqua gasata, ma solo in superficie, per assaporare le tonalità dalla più leggera alla più intensa. Si deve invece a Tilde Beduschi, moglie di Ettore Zucca, pioniere dell'azienda che porta il suo nome, l'invenzione del famoso rabarbaro, da una ricetta che il medico le aveva prescritto per alleviare i disturbi digestivi. Carlo Zucca, fondatore del marchio, comincia la produzione industriale della bevanda, che diventa il simbolo della Milano raffinata. Due sono gli aperitivi doc meneghini, il Zucca e selz, a base di Rabarbaro Zucca, ghiaccio tritato, selz e scorza d'arancia; ed il classico shekerato: Zucca, liquore di vaniglia e ghiaccio.

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